Itinerari della Tuscia – Gli Etruschi da scoprire

da Easy Tuscia
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LA TUSCIA E GLI ETRUSCHI, ITINERARI DA NON PERDERE

Il Lazio è una tra le regioni più ricche di storia. Essendo stata la madre di uno tra i più grandi popoli del mondo, il popolo romano, è anche la culla del misterioso popolo degli Etruschi, dalle origini tuttora discusse.

 

Gli Etruschi si stabilirono, intorno all’ottavo secolo a.C., proprio nel nostro territorio, quello della Tuscia. Pertanto, trovandoci in questa zona, non si puó non fare tappa nei siti archeologici riguardanti appunto questi nostri antichi antenati.

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Sono molti i luoghi di interesse, ma sicuramente uno tra i più importanti é la necropoli di Tarquinia e il relativo museo: piacevole anche dopo una giornata al mare, il luogo di sepoltura comprende un insieme di tombe visitabili internamente, che sono veramente suggestive dal punto di vista architettonico, artistico, storico e culturale; il museo invece contiene reperti storici particolari della cultura etrusca ( comprendente anche il celebre altorievo dei cavalli alati, diventato simbolo della Tarquinia storica) e anche una sezione dedicata a alcune ceramiche attiche.

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Per un’escursione familiare stile Indiana Jones, un’altra necropoli è quella di Norchia, dove si puó vagare liberamente a contatto con la natura attraverso le imponenti tombe rupestri.

Oltre alle tombe di importanti famiglie etrusche scavate nel tufo, una tra le pietre maggiormente presenti nella Tuscia, è possibile visitare anche i resti, risalenti al dodicesimo secolo d.C., della chiesa di S. Pietro, che sorgeva lungo il tracciato della Via Clodia, strada di grande importanza commerciale e parallela alla via Francigena.

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Un ultima tappa immancabile è il sito di Vulci, da poco rinnovato e tesoro di resti antichi, grazie alla presenza di sepolture dell’ottavo secolo a.C, ritrovate recentemente.

Si consiglia di visitare anche l’impressionante tomba François, famosa per il ciclo pittorico. Accanto al parco archeologico, c’è un museo, sempre a tema etrusco, da poco riallestito con nuovi reperti, situato nel castello della Badia.

Vicino alla necropoli è possibile visitare anche i resti della città di Vulci, la maggior parte di origine romana, ma anche con qualche parte etrusca. Se non si è interessati alla parte storico-culturale, è possibile solamente vagare nel parco ammirando il paesaggio naturalistico, facendo tappa al laghetto del Pellicone, scenografia di una famosa scena del noto film di Benigni e Troisi, “Non ci resta che piangere”.

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Nei mesi estivi, Vulci diventa persino un grande palcoscenico musicale, essendo protagonista del Vulci Musicfest, al quale si esibiscono cantanti di livello nazionale nei loro brani più famosi.

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